Ha soltanto 43 anni, ma già a 26 ha fondato l’Università telematica Pegaso, da poco ceduta al 50% ad una Società finanziaria britannica. Vuole cambiare il calcio e per riuscirci ha cominciato dalla ‘zona Cesarini

Mancavano dieci minuti alla mezzanotte del 31 Dicembre, termine ultimo per la cessione della squadra campana, quando l’imprenditore Danilo Iervolino (tifoso del Napoli), capace di costruire un impero attraverso il business dell’Istruzione, ha mobilitato un numero consistente di professionisti «ormai in vacanza», come egli stesso ha ammesso, per evitare che la Società appartenuta a Claudio Lotito sprofondasse, di colpo, negli abissi della Serie C.
A far scattare la molla che lo ha portato a prendere la decisione è stata, soprattutto, la curiosità verso un contesto nuovo, difficile e sconosciuto come quello del calcio: «È stato un capodanno al cardiopalma – ha dichiarato il neo proprietario della Salernitana -. Sono felice, entusiasta e pieno di responsabilità. Mi sono appassionato a Salerno, alla squadra con una grande storia, una grande tifoseria e con grandi prospettive. Sono ottimista sulla salvezza, è difficile, ma la classifica è corta. L’idea è quella di entrare in questo Settore con pianificazione e professionalità».
Iervolino, inoltre, ha vissuto alcuni anni in America, dove è nata l’idea dell’Ateneo telematico, che oggi vanta circa 60 sedi distribuite in tutta Italia. Di recente ha acquisito il 51% della BFG Media, Azienda leader nell’ambito delle comunicazioni: «Il calcio è un mondo che è stato gestito in modo approssimativo – ha, infine, evidenziato il giovane Presidente -. Lavoreremo sul Settore giovanile, sulle infrastrutture, sulla Cittadella dello sport, sul rapporto con le Scuole e le famiglie. Faremo analisi finanziarie predittive, andremo d’accordo con le Istituzioni e sfrutteremo la tecnologia, dal punto di vista medico, per migliorare le performance dei calciatori».