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Nei mesi scorsi si è aperto un confronto fra alcuni Comuni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in merito all’utilizzo dei fuochi pirotecnici con emissione di forti rumori acustici (i famosi “botti”) durante il giorno, nel corso delle feste patronali. Tale tradizione si ripete, infatti, ogni anno ed è motivo di affezione e divertimento per molte persone. Purtroppo, però, molto spesso si ignorano i gravi effetti che questa usanza comporta, in primis un fortissimo stress e disturbo alla fauna selvatica, oltre che agli animali domestici. Questo stress può anche portare alla morte stessa dell’animale, specie nel caso di avifauna. La prerogativa istituzionale di un Parco Nazionale è quella di conservare habitat naturali e fauna selvatica. Il Parco in questione da quasi cento anni si pone a tutela di un ecosistema prezioso e ricco di biodiversità. Inoltre, nel territorio dell’Ente ricadono ben 5 siti della Rete Natura 2000 di cui lo stesso è gestore. Ciò comporta la necessaria Valutazione di Incidenza Ambientale per ogni programma o progetto realizzato nell’Area del sito, fuochi pirotecnici compresi.

Per questo si è ritenuto necessario aprire un tavolo di confronto con le Amministrazioni comunali di Barrea e Pescasseroli, riscontrando un positivo passo in avanti anche con i Comitati delle feste. Tant’è che i primi risultati si sono già potuti vedere, o meglio ascoltare, nelle scorse settimane quando in occasione del giorno di San Tommaso (Patrono di Barrea) e in quello di San Pietro e Paolo (Patroni di Pescasseroli) non è stato fatto utilizzo di alcun tipo di fuoco pirotecnico ad emissione sonora. Un plauso, ovviamente, va rivolto ai Comuni ed alle Comunità locali per quella che si può considerare una scelta coraggiosa del territorio, proiettato verso un orizzonte sempre più sostenibile e rispettoso della Natura. Ovviamente tale scelta non incide sulla possibilità di realizzare spettacoli con fuochi d’artificio silenziosi, come da diverso tempo avviene, ad esempio, nel corso della fiaccolata di fine anno di Civitella Alfedena. Si spera che questo comportamento verrà in seguito imitato anche da altri Comuni e che, soprattutto, diventi regola e non eccezione 🐻.