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Annata da cancellare anche in caso di vittoria in Coppa Italia

La Juventus non c’è più, è sparita alcuni mesi fa. Nella serata romana, approda in Finale il suo spettro, animato da un ultimo refolo d’orgoglio che spinge in rete il pallone del 2 a 1, trasformando una sconfitta in Festa, senza riuscire a cancellare tutta la pena precedente. È una squadra di sconcertante mollezza e confusione, che si salva grazie al piedone di un improvvisato Milik.
Per carità, il diritto di giocarsi il match di Roma del prossimo 15 Maggio è un traguardo importante e non del tutto immeritato se si considera l’arco dei 180′ minuti, ma giocando come ieri sera, la Juventus di Allegri difficilmente batterà l’Atalanta o la Fiorentina. Da Febbraio scorso, infatti, non è più una squadra, ma soltanto un gruppo di giocatori che si trova casualmente sullo stesso campo.
Pochi corrono e, per giunta, non  sono all’altezza dello stipendio che percepiscono o al prezzo che è stato pagato per loro. Tutti danno la sensazione di poter commettere da un momento all’altro un errore fatale, che è poi la condizione naturale di Alex Sandro, un giocatore che da almeno 3 Stagioni non è più adeguato e, soprattutto, è spaventosamente dannoso, visto il rosario di errori decisivi con cui ha punteggiato gli ultimi Campionati.
 *L’immagine in evidenza è a cura di Daniele Badolato / Getty Images