Chissà come saranno le prossime vacanze al mare. Sono molti, infatti, gli italiani che provano ad immaginare, tra fantasie e suggestioni, come prendere il sole durante l’estate ormai vicina. Ma al di là delle ipotesi, esiste già un documento sulla balneazione approvato dal Comitato Tecnico Scientifico ed elaborato dal Ministero dalla Salute, dall’Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità il cui testo sarà illustrato in settimana dal Governo.

Si parla, ad esempio, di ombrelloni distanziati di almeno 5 metri, di igienizzazione delle sedute, di piscine chiuse e di spiagge libere che saranno comunque a numero chiuso. Si fa, inoltre, riferimento all’eventualità di accessi regolamentati con obbligo di prenotazione anche per favorire il tracciamento dei contatti.

Lungo le coste, inoltre, nei punti di accesso alle spiagge, vi sarà la possibilità di impattare contro cartelli recanti informazioni multilingue che spiegheranno i comportamenti da adottare. Tuttavia, i bagnanti della Domenica non potranno piantare l’ombrellone a loro piacimento senza rispettare, appunto, l’obbligo della distanza. I Comuni, oltretutto, potranno stabilire dei turni d’ingresso e richiedere la prenotazione via app o su piattaforma online.

Saranno queste, con ogni probabilità, le linee guida a cui dovranno ispirarsi Regioni, Comuni e Stabilimenti balneari nell’anno del Coronavirus. Quest’ultimi, intanto, sono già abbastanza preoccupati in quanto le norme previste riducono di molto i posti disponibili e, di conseguenza, anche gli introiti economici.

Come se non bastasse, resteranno chiuse sia le aree gioco per bambini che le piscine all’interno dei lidi, con i clienti costretti ad arrivare e ad andar via in mascherina. Infine, i servizi igienici saranno puliti più volte al giorno e verranno installati appositi dispenser per l’igiene delle mani, mentre i bagnini per toccare ombrelloni e sdraio dovranno usare unicamente guanti in nitrile. Buone vacanze.