Dal 22 Febbraio al 7 Maggio il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita uno dei più importanti capolavori di un artista che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana del ‘400

Si tratta della Crocifissione, oggi conservata al Museo Real Bosco di Capodimonte di Napoli, una tavola un tempo cuspide del polittico realizzato dall’autore nel 1426. In uno spazio definito dal prezioso sfondo oro, la tavola presenta la Madonna, San Giovanni Evangelista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Masaccio interpreta il dramma raffigurando un dolore profondamente umano, concentrandosi solo su pochi elementi essenziali.
Cristo, dipinto frontalmente, con la testa incassata sulle spalle che presuppone una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l’abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l’umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.
Il percorso suggerisce un lento avvicinamento al dipinto offrendo spunti di riflessione, approfondimenti su Masaccio, sul Polittico, sull’iconografia e confronti con le altre opere realizzate dall’artista. L’esposizione, curata da Nadia Righi, Direttore del Museo Diocesano, è dedicata ad Alberto Crespi, raffinato collezionista recentemente scomparso.