Vittorie con Venezia e Feralpisalò seguito dal pareggio contro il Lecco

Fra i motivi di questo exploit, vi è soprattutto la fase difensiva. La Reggiana, infatti, che prima viaggiava con una media di 1,44 gol subiti ad ogni partita, adesso ne ha preso uno soltanto nelle ultime 3 gare (0,33) ed è capitato proprio Domenica scorsa contro il Lecco, confermando la regola che per avere basi solide, in primis, non bisogna prendere gol. Il secondo aspetto riguarda, invece, quello che ribadivano a gran voce i massimi Dirigenti del Club, ossia l’inserimento dei nuovi arrivati.
Fra tutti i nomi, spicca quello di Janis Antiste, bollato troppo presto da alcuni addetti ai lavori come inutile ed inconsistente. Sta di fatto che il bomberino francese, dopo la sosta, si è finalmente sbloccato, segnando sia con la Feralpisalò che in casa contro il Lecco, restando sempre nel vivo della manovra e dando anche una mano per equilibrare la squadra.
«Non sono affatto deluso dalle ultime prestazioni della squadra – ha, quindi ribadito mister Nestaho visto una buona Reggiana, però poteva essere una bella occasione. Abbiamo avuto palle gol, non dico che il Lecco meritasse di vincere, ma considerando la terza gara in una settimana, il pareggio mi va bene». Ora l’attenzione si concentra nella sfida contro i Lupi, che nelle gare casalinghe vantano, in ogni caso, nei confronti degli emiliani una tradizione favorevole, al di là dell’ultima apparizione in Via degli Stadi nel Dicembre 2020, terminata con la sconfitta di 0 a 1.
Intanto, sembra definitivamente recuperato l’ex Monza e Frosinone Mario Sampirisi, tornato in campo contro i lombardi, mentre sono sempre incerte le condizioni di Marko Pajač, fermo ai box per un problema agli adduttori. La Reggiana, solitamente, scende in campo con il 4-3-1-2, un sistema di gioco ben collaudato da parte di Alessandro Nesta, in cui diventa fondamentale il ruolo del centrocampista centrale, che deve fungere da perno per tutto il reparto.
Si tratta, in sostanza, di dettare tempi e ritmi di gioco, ma soprattutto mantenere il giusto equilibrio fra la fase difensiva e quella offensiva, in modo da far muovere la propria squadra come se fosse un vero e proprio elastico. Compito per nulla semplice, ma tuttavia di fondamentale importanza. Altro ruolo strategico è quello delle mezzali, in quanto andando a spiegare meglio questo concetto, i 2 giocatori devono essere bravi sia ad aiutare la squadra in fase di non possesso, sia ad inserirsi alle spalle della difesa avversaria, in modo da procurare qualche soluzione in più all’interno dell’Area di rigore.
Anche in questo caso, servono movimenti perfetti onde evitare qualsiasi tipo di squilibrio tattico. Nello scacchiere proposto da Nesta, inoltre, molto importante diventa anche la posizione del trequartista, che deve mettere entrambe le punte nelle condizioni giuste per far male alla difesa avversaria, agendo fra le linee e dando pochi punti di riferimento in modo da farsi trovare (quasi) sempre libero dai propri compagni.
Infine, assume un carattere determinante la copertura dell’Area di rigore da parte di entrambe le punte, dove uno attacca il primo o il secondo palo e l’altro cerca di restare in mezzo per trovare la zampata decisiva. Per cui bisogna pressare sugli avversari al momento giusto, capire quando è necessario per far alzare la squadra a livello di baricentro e quando, invece, è meglio stare bassi e chiudere tutte le linee di passaggio. Un sottilissimo equilibro che si raggiunge soltanto con il tempo e, soprattutto, con il lavoro. Questo, dunque, lo schieramento proposto dalla squadra granata che al San Vito-Marulla cercherà comunque di allungare la striscia di risultati positivi provando, ove possibile, di scavalcare in Classifica il Cosenza di mister Caserta.

*L’immagine in evidenza è a cura della Reggiana Calcio