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Eliminati dai mondiali di calcio da una formazione nettamente inferiore all’Italia. La Macedonia del Nord, uno Stato che è difficile individuare persino sugli Atlanti geografici più aggiornati

La squadra di Mancini dopo l’exploit dell’estate scorsa in Inghilterra non ha attenuanti per giustificare un altro clamoroso tracollo degli azzurri. «L’Europeo è stata la mia più grande gioia a livello professionale, quanto accaduto stasera è la mia più grande delusione» ha dichiarato il mister nel pieno di uno sconforto traboccante.
Oltretutto, quella dei tonfi mondiali è una storia che va avanti da diversi anni, prima che lui prendesse in mano le redini della situazione. Dopo la vittoria del 2006 ottenuta in Germania, il calcio nazionale, purtroppo, ha collezionato una serie di figuracce che gli hanno fatto sicuramente perdere prestigio e credibilità: Sudafrica 2010 (almeno c’eravamo), Brasile 2014 (idem), Russia 2018 (assenti), Qatar 2022 (si pensa già al prossimo mondiale).
La vittoria agli Europei, comunque meritata, ha semplicemente illuso coloro che credevano in una ripresa di tutto il movimento calcistico, grazie alle virtù taumaturgiche di Roberto Mancini. Qualcuno ora si appella all’egoismo delle Società di Serie A, per non aver concesso alla nostra Nazionale di trattenere per un tempo più prolungato i vari calciatori.
Ma i conti non tornano, signori miei! Forse avete già dimenticato che i Club più blasonati del nostro Paese, fatta eccezione per la Juventus, La Lazio o il Napoli, non appartengono più a proprietari italiani? Da tempo sono ormai finiti nelle mani di investitori stranieri, i quali non hanno alcun interesse a portare in alto il vessillo tricolore.
Facciamocene, quindi, una ragione ed accettiamo l’amaro verdetto, senza indurre nel tragico sconforto di questo ingeneroso momento storico. L’Italia pallonara, da quel che sembra, non esiste più, se non nei libri di Sociologia. Lo sport, tuttavia, trionfa in tante altre discipline e chissà se almeno la Ferrari saprà darci questa volta il brivido di una ritrovata vittoria, dopo anni di cocenti delusioni.