Questa Giornata celebra un legame speciale ed importante per la crescita ed il futuro dei minori, ma anche per la salute di chi è più avanti negli anni

Purtroppo non tutti i bambini hanno la fortuna di vivere in contesti sereni e di costruire futuro. Ed è per questo che, in occasione della Festa dedicata ai Nonni, il Comitato Unicef di Cosenza si è ritrovato a discutere di infanzia negata e malnutrizione.
La malnutrizione infantile è la violazione di un diritto umano fondamentale del bambino, quello alla sopravvivenza e allo sviluppo, non si limitata alla mancanza di cibo, ma è una combinazione di fattori che riguardano la scarsità di proteine, l’alta frequenza di infezioni e di altre malattie, l’inadeguatezza dei Servizi sanitari e lo scarso accesso all’acqua potabile e all’igiene.
Già prima che la guerra in Ucraina minacciasse di far sprofondare il mondo in una crisi alimentare globale, il numero di bambini colpiti da malnutrizione acuta grave era in forte aumento a causa di più fattori, fra cui la difficile ripresa delle economie mondiali dalla pandemia e le condizioni persistenti di siccità in vari Paesi a causa del cambiamento climatico.
«Unicef Italia ha stimato che, a causa del forte aumento dei costi delle materie prime – ha dichiarato la Responsabile provinciale Unicef Cosenza, Monica Perriil prezzo degli alimenti terapeutici pronti all’uso, fondamentali nella cura della forma acuta grave di malnutrizione, aumenterà nei prossimi mesi del 16%. Anche i finanziamenti globali per salvare vite attraverso l’uso di questo alimento terapeutico sono, purtroppo, fortemente a rischio».
Monica Perri e i volontari Unicef alla Festa dei Nonni

*L’immagine in evidenza è a cura di Unicef Italia