Finisce in parità fra Lupi e Ramarri. Grande prova di carattere della squadra rossoblù. Gara condizionata dall’espulsione di Corsi. Girone di andata che si chiude senza vittorie casalinghe

Obiettivamente il Cosenza non poteva fare di più, contro una formazione scesa in riva al Crati per centrare la quarta vittoria consecutiva. Senza un adeguato centrocampo e, per giunta, con l’espulsione di Corsi arrivata al 42′ per un intervento scomposto, a gamba tesa, su un avversario. Da quel momento la gara si è messa maledettamente in salita, sotto un cielo plumbeo ed un terreno di gioco al limite della praticabilità.

I ragazzi di Occhiuzzi, tuttavia, hanno saputo soffrire, senza mai disunirsi di fronte al palleggio ordinato e al pressing insistente del Pordenone. Superlativo Falcone che ancora una volta ha messo in mostra il suo immenso talento. Al 21′ l’arbitro Meraviglia di Pistoia ha incredibilmente ‘meravigliato’ tutti, assegnando ai friulani un penalty inesistente per un presunto fallo di Vera su Diaw, il quale ha trovato anche il modo di sbagliarlo. Giusta, però, la decisione del Direttore di gara di annullare al 7′ il goal del vantaggio degli ospiti per posizione di fuorigioco di Butic.

I Lupi, purtroppo, non hanno potuto costruire molto, anche perché, dopo essere rimasti in dieci, non potevano certo scoprirsi dinanzi alle ripartenze del Pordenone. Per cui la partita è scivolata in monologo da parte degli uomini di Tesser, i quali però hanno dovuto fare i conti con la solidità ed il carattere dei bruzi, sottolineati anche dal mister calabrese: «Siamo un gruppo unito – ha, infatti, detto Occhiuzzi a fine gara – ho dei ragazzi che sanno soffrire. Non siamo riusciti a fare il nostro solito gioco, ma so che non potevo chiedere di più».

Il Cosenza, tra l’altro, ha persino sfiorato la rete del vantaggio, quando al 57′ Perisan, su colpo di testa ravvicinato di Bittante, ha compiuto un autentico ‘miracolo’ per evitare il peggio. Falcone, oltretutto, non gli è stato da meno, con doppio intervento, entrambi strepitosi, sul solito Butic, all’81’ e all’86’.

Le forze in campo, comunque, si sono riequilibrate nel finale di partita, ma soltanto nei muniti di recupero con il doppio giallo e la conseguente espulsione per Berra. In ogni caso, oltre al punto conquistato in una situazione di estrema emergenza, c’è sicuramente da evidenziare anche l’ottima prova del franco-senegalese Ba il quale, al di là delle poche apparizioni fatte, non si era mai espresso a questi livelli. Ora la chiusura del mercato, con la speranza di cambiare marcia.

IL TABELLINO DEL MATCH:

COSENZA: Falcone; Ingrosso, Idda, Legittimo; Bittante (66′ Bahlouli), Corsi, Ba, Vera; Tremolada (81′ Schiavi); Carretta (88′ Gliozzi), Baez. A disposizione: Matosevic, Saracco, Petre, Sacko, Bouah, Sueva. All. Occhiuzzi

PORDENONE: Perisan; Berra, Camporese, Barison, Falasco; Magnino (54′ Mallamo), Misuraca (54′ Calò), Scavone (65′ Rossetti); Zammarini (80′ Musiolik); Butic, Diaw. A disposizione: Bindi, Passador, Stefani, Vogliacco, Banse, Foschiani, Chrzanwoski. All. Tesser

ARBITRO: Francesco Meraviglia di Pistoia (Cecconi – Villa)

IV UOMO: Matteo Gariglio di Pinerolo

MARCATORI: -.

NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Cielo nuvoloso con pioggia a tratti, temperatura di 10°C circa. Prima dell’inizio del match il Presidente Eugenio Guarascio ha consegnato al capitano Angelo Corsi una maglia celebrativa per la nascita del figlio Sebastian. Al 23′ Diaw (P) ha fallito un calcio di rigore

Ammonito: 35′ Diaw (P), 73′ Berra (P), 76′ Calò (P), 92′ Baez (C), 92′ Camporese (P)

Espulsi: al 24′ per proteste il Team Manager rossoblù Marulla; al 42′ Corsi (C); al 91′ per doppia ammonizione Berra (P)

Angoli: 2-11 (pt 1-8)

Recupero: 1′ pt; 4′ st