Nel corso della riunione Sangiuliano e i colleghi europei hanno approvato la Dichiarazione di Caceres

«Più siamo forti e consapevoli della nostra identità storico-culturale, delle nostre radici, meglio sapremo aprirci al dialogo con gli altri». Con queste parole il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha concluso il suo intervento alla riunione convocata a Caceres dalla presidenza spagnola.
Oltretutto, il documento comprende l’impegno unanime dei 27 Stati membri «affinché la cultura sia ormai considerata un bene pubblico essenziale ed un bene pubblico globale al più alto livello politico». Nel testo, inoltre, c’è l’intenzione di lavorare affiché la cultura sia riconosciuta di per sé come un nuovo obiettivo di sviluppo sostenibile.
Il Ministro Sangiuliano ha, poi, citato il filosofo e saggista Ortega y Gasset, secondo cui, nel modernizzare la società e la cultura, si deve tener conto dell’esperienza storica e dell’identità nazionale di ciascun popolo. «È’ necessario che l’Unione tuteli e promuova le lingue e le tradizioni europee – ha, infine, sottolinato Sangiuliano -. Forti della propria identità, le Istituzioni culturali europee devono quindi promuovere la creatività contemporanea».