Inizia il lungo viaggio che lo porterà sino alla Juventus

«Es el viaje que has soñado toda tu vida» gli hanno scritto sui social gli amici di La Plata e di Avellaneda. La Juventus, infatti, è il viaggio che Carlos Alcaraz stava aspettando, perché questa maglia ha un fascino speciale per un argentino. Un Club che in un passato, anche recente, è stata la famiglia di Sivori, Tevez, Higuain e Dybala. Un appuntamento con il destino che si è saputo costruire da quando i suoi genitori, il papà Ata e la mamma Amalia, lo accompagnavano al Treno per raggiungere gli allenamenti del Racing Under 15, nel Centro sportivo Tita Mattiussi.
La squadra bianconera è, dunque, un bacio dal cielo. La svolta nella trattativa è avvenuta Martedì notte. Le visite effettuate in una Clinica di Londra e l’Aereo prenotato per Torino, con i documenti per il visto e, poi, l’arrivo nella giornata di oggi a Caselle. L’approdo a Torino ha un doppio obiettivo: farsi scoprire subito da Allegri e andare in panchina Domenica nella super sfida Scudetto. E così Charly, come lo chiamavano già ai tempi della Scuola, è pronto per il suo grande debutto.
Cosicché, grazie al Direttore Giuntoli, si è realizzato il nuovo investimento in casa bianconera, che a Giugno decideranno se esercitare il diritto di riscatto a circa 50 milioni. 21 anni, 1,83 centimetri di altezza e un destro naturale. Accordo chiuso in poche ore con il Southampton. In Argentina lo paragonano a Gündogan, che ha contribuito alla scalata del Manchester City e ora gioca nel Barcellona. Viene avvicinato al tedesco per alcuni motivi, soprattutto per la velocità nella lettura del gioco, la ricerca del passaggio filtrante e i tempi giusti in fase di inserimento.