«Tutto il male del secolo in una persona».

Si potrebbe riassumere così l’amaro ed ultimo romanzo di Francesco De Filippo, autore a cui certo non manca la capacità di scrittura, che questa volta fa la difficile scelta di un protagonista da odiare, veramente esistito, ma così estremo da sembrare solo inventato.
Il libro dal titolo Le visioni di Johanna edito da Castelvecchi è stato presentato Mercoledì 26 Febbraio alla Libreria Mondadori di Cosenza alla presenza dell’autore napoletano, scrittore e giornalista, nonché Direttore ANSA nella sede del Friuli Venezia-Giulia.
Il romanzo, appunto, racconta una storia realmente accaduta, il cui protagonista Sebastian, si macchia di una serie di crimini, sia privati (trattasi di un pedofilo) che pubblici, in combutta con il regime nazista in quanto essendo ingegnere di chiara fama, viene spinto dai gerarchi a costruire delle camere a gas di cui non è difficile intuire l’orrendo scopo.
Il criminale, nonostante tutto, alla fine della guerra riesce a fuggire dalla Germania per trasferirsi in Indonesia dove ritrova sia la libertà che una perduta posizione sociale, tra l’altro come se nulla fosse mai successo, in un contesto storico-sociale, fatto, purtroppo, di indicibili orrori e mostruosità.