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L’astensione dal lavoro di 24 ore dalle 5:30 di Lunedì 6 Maggio

Il controllo asfissiante sul lavoro giornalistico e il tentativo di ridurre la Rai «a megafono del Governo». Questi i principali motivi della protesta del Sindacato Usigrai che ha portato alla proclamazione per il prossimo 6 Maggio dello sciopero dei giornalisti della TV pubblica.
«L’incontro di raffreddamento con l’Azienda – si spiega una nota – si è risolto con un nulla di fatto, motivo per cui confermiamo il nostro stato d’agitazione». L’annuncio arriva a poche settimane dal rinnovo del Consiglio di Amministrazione e dopo giorni di forte pressione su Viale Mazzini.
Un clima a cui non è rimasto indifferente il Quirinale che nel pieno delle celebrazioni del 25 Aprile ha sottolineato «il pluralismo dell’informazione che resta una condizione di libertà irrinunciabile». Questo è il contesto dell’agitazione dei giornalisti di Viale Mazzini a cui non parteciperà il Sindacato filo governativo Unirai che, invece, ha parlato di «sciopero politico e strumentale».