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Senza alcun dubbio non sono tempi facili per Zelensky

Giorno dopo giorno l’Ucraina assiste al metodico assalto alle proprie infrastrutture energetiche. Il Cremlino mira a demolire le centrali elettriche per paralizzare la vita e bloccare le attività delle Industrie militari, che stanno facendo il massimo sforzo per produrre droni e munizioni in grado di contenere gli attacchi e colpire le raffinerie del nemico.
L’allarme per garantire armi e munizioni alle unità di difesa Antiaerea è in crescita costante. Lo ha ribadito anche il Presidente Zelensky in un’intervista al Washington Post, dove è tornato a ripetere che l’aiuto militare americano resta «vitale, altrimenti non potremo che arretrare».
Quanto alla mancanza cronica di munizioni, il Presidente ucraino ha ammesso che i suoi soldati devono adattarsi al fatto di avere a disposizione soltanto «2 mila proiettili al giorno quando ne servirebbero almeno 8 mila». Il punto adesso è preparare nuove controffensive prima che i russi riprendano l’iniziativa.