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La rassegna sarà visitabile fino al 6 Ottobre prossimo

L’esposizione presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’Arte giapponese partendo da 2 figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari.
La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose Opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.
A partire dal XII° secolo, infatti, si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi 7 secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo Capo militare. L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta  e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’Aristocrazia militare.