Rush finale entro il 26 Novembre con 10 gare fra Gran Premi e Sprint Race

Bagnaia e Martin sono divisi soltanto da 18 lunghezze e, poi, c’è Bezzecchi, che un pensierino al Mondiale continua a farlo. Pecco è più forte in frenata e nell’ingresso in curva, l’altro nella percorrenza e poi in uscita. Il piemontese sempre lucido e, comunque, uno stratega. Insomma, nato per i duelli. Il madrileno istintivo ed esplosivo, un vero un martello quando va in testa. Uno riservato, l’altro espansivo.
E’ questa la carta d’identita dei piloti chiamati a sfidarsi per il titolo iridato. Ma chi è il favorito? Nessuno, tra l’altro, vuole rispondere. Sono molto determinati nel raggiungere l’obiettivo ed incredibilmente attenti ai dettagli. Bagnaia, in genere, è spietato nel capire cosa serve alla moto e a spiegarlo agli Ingegneri. Nel tempo ha preso consapevolezza del suo potenziale diventando un Campione vero.
Jorge, invece, sa essere subito veloce, riesce immediatamente a raggiunge il limite. E ora sa che può vincere questo Mondiale. Quest’anno è arrivato nel team Prima Pramac e i risultati si sono visti subito. La caduta in Indonesia lo ha reso più forte e affamato di successi, ma è anche vero che il problema è che il comprensibile errore di Jorge ha fatto, tuttavia, risorgere Pecco.