L’allenatore contestato dai tifosi che ora ne chiedono giustamente l’esonero

Ormai la misura è colma, come si suol dire in questi casi. L’incredibile rendimento della squadra, soprattutto nei secondi tempi, è a dir poco oltre ogni plausibile sopportazione. Manca, inoltre, nella gestione della rosa un minimo di logica da parte di questo mister che sembra, oltretutto, essere andato in confusione e si vede dalle tante dichiarazioni farlocche che rilascia, puntualmente, in Conferenza Stampa.
Insomma, una situazione davvero critica in cui la Società, ma sarebbe meglio dire Guarascio, non sembra tuttavia dimostrare la capacità e la volontà finanziaria per poterne uscire fuori, provando ad intercettare il nome di un eventuale nuovo allenatore a cui affidare le sorti dei rossoblù, anche se sullo sfondo non mancano quelli (soprattutto Moreno Longo), in grado di garantire una ripresa ed un rilancio di una squadra decisamente depressa e scoraggiata.
Quest’anno, è vero, si è parlato dagli inizi della Stagione di una salvezza tranquilla. E sin qui ci siamo. La realtà dei fatti, invece, ha prodotto nella tifoseria cosentina qualche velleità in più, come dimostrato da una campagna acquisti suffragata da un relativo ‘aumento di capitale’ che ha portato il Cosenza a spendere circa 7 milioni per allestire la rosa. Cosa, se vogliamo, ai limiti dell’invero simile con l’attuale Presidente.
Ora che il Campionato sembra, purtroppo, sfuggire di mano alla squadra, si tornerà a vivacchiare con l’auspicio che l’imminente mercato di Gennaio faccia rinsavire Gemmi nella speranza di tappare qualche buco specie in difesa, dove si avverte la mancanza di un leader centrale alla stregua di un Väisänen o di un Rigione, perché Sabato scorso, francamente, è successo qualcosa al limite della decenza nel vedere lo spaesato Cimino, marcare da dietro, l’accorrente Raimondo sulla rete del definito 1 a 3 per la Ternana.