E’ finita 0 a 0 la gara pomeridiana in riva al Crati. Per i Lupi niente effetto mercato

Era il minuto 72′ quando Zarate ha fatto il suo ingresso in campo, in uno Stadio ancora semivuoto per una protesta che continua imperterrita nei confronti di Guarascio reo di aver reso il Cosenza una squadra perennemente in lotta nelle zone basse della Classifica, almeno da quando lui riveste la carica di Presidente.
E così l’effetto mercato non c’è stato. Se qualcuno in Società sperava di aver raccolto il consenso di una tifoseria, ormai ostinata nella sua protesta, si è sbagliato di grosso. La città sembra non barattare i nomi di qualsivoglia calciatore con il proprio orgoglio. A quanto pare i nomi non interessano. Saranno, semmai, i punti a riportare il pubblico sugli spalti e, forse, neanche quelli basteranno a ricucire il definitivo strappo con la proprietà.
Il Cosenza, tuttavia, non ha giocato male. La Ternana, infatti, è un osso duro e non a caso veleggia nelle zone alte della Classifica, nonostante le numerose difficoltà societarie. Nel primo tempo, a parte alcune fiammate improvvise dei rossoblù, sono stati gli ospiti a cucire meglio il gioco e a proporsi in avanti.
Sorensen al 10′ e Partipilo al 28′ hanno creato qualche grattacapo alla difesa avversaria. Finotto, invece, al 21′ ha portato la prima vera insidia a Iannarilli, anche se lo scompiglio nell’area degli umbri è arrivato al 36′ con il polacco Praszelik, pronto a seminare il panico, mentre Nasti, in piena zona recupero, ha sfiorato di testa il palo.
Ad inizio ripresa il Cosenza si è rivisto dalle parti di Iannarilli con 2 iniziative che hanno visto Väisänen assoluto protagonista, quando al 49′ impattava il palo con una splendida deviazione e al 68′ colpiva ottimamente di testa, ma in posizione troppo centrale. Nel finale di gara è cresciuta nuovamente la Ternana e c’è voluta la solita prodezza di Micai all’83′ per impedire a Defendi di realizzare la rete del vantaggio.
3′ minuti dopo è stato fortunosamente il palo, 89′ di gioco, a fermare l’inzuccata di Favilli e dopo il recupero concesso da Maggioni, arbitro spesso beccato dai pochi spettatori presenti, è arrivato il triplice fischio che ha, così, sancito la fine del match. Potrebbe sembrare un’altra occasione persa dai calabresi, ma in realtà senza il pubblico sugli spalti, pronti a spingere la propria squadra del cuore, è anche difficile ottenere più di quanto si è ottenuto nella giornata odierna.
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Micai, Rispoli, Brescianini, Rigione, Calò (72′ Agostinelli), D’Orazio (61′ La Vardera), Väisänen, Finotto (61′ Delić), Nasti (72′ Zarate), Marras, Voca (31′ Praszelik) A disposizione: Marson, D’Urso, Meroni, Salihamidzic, Venturi, Martino, Prestianni All. Viali
TERNANA: Iannarilli, Coulibaly (72′ Defendi), Sorensen, Mantovani, Di Tacchio, Favilli, Partipilo (83′ Falletti), Diakite, Ghiringhelli (72′ Cassata), Agazzi, Corrado (72′ Martella) A disposizione: Krapikas, Vitali, Mazzarani, Capanni, Proietti, Donnarumma, Paghera, Bogdan All. Andreazzoli
ARBITRO: Lorenzo Maggioni di Lecco
ASSISTENTI: Luigi Rossi di Rovigo ed Edoardo Raspolini di Livorno
IV° UFFICIALE: Giorgio Di Cicco di Lanciano
VAR: Davide Ghersini di Genova
AVAR: Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore
MARCATORI: —
NOTE: Spettatori: 1.160 per un incasso di € 10.732. Abbonati: 1465 per un incasso di € 7.810. Ospiti: 55. Totale 2.591 per un incasso di € 18.542.
Ammoniti: 45+2′ Ghiringhelli (T); 54′ Favilli (T), 57′ D’Orazio (C)
Espulsioni:
Recupero: 2′ pt; 5′ st

*L’immagine in evidenza è a cura della Ternana Calcio