Sta per chiudersi il girone d’andata con Gennaio ormai alle porte

Con l’apertura del marcato invernale si conclude, dunque, una prima fase in cui il Cosenza è chiamato a fare un Bilancio sulle cose sinora andate bene e su quelle che, invece, si possono ancora migliorare. Resta, tuttavia, aperto il capitolo Caserta, sul quale pende da diverse settimane una Spada di Damocle, anche se lo stesso mister ha deciso di mettere in discussione alcune delle sue inamovibili convinzioni. A cominciare dal modulo.
La partita contro il Parma, in realtà, poteva andar meglio. L’inferiorità numerica di cui hanno goduto i rossoblù per gli oltre 90’ minuti di gioco (recupero compreso), non sono serviti a scalfire le resistenze difensive dei ducali aiutati, tra l’altro, in più occasioni, dalla Dea bendata. Sta di fatto, però, che ai vertici della Classifica hanno perso tutte le inseguitrici, persino la Cremonese ai danni della Cenerentola Feralpisalò. Solo il Cosenza non è riuscito nell’impresa, nonostante abbia giocato per quasi tutto il match, in 11 contro 10, contro la prima della classe.
Delle risposte convincenti si attendono, ora, dall’imminente mercato di Gennaio con l’acquisto, possibilmente, di un buon difensore centrale e la messa in discussione di elementi come Sgarbi e Viviani, ancora non pervenuti e al quanto inutili o poco funzionali alla causa. Sarà, quindi, il tempo di riconsiderare alcuni aspetti fondamentali per poter rilanciare la squadra verso una posizione di Classifica più in linea con le potenzialità dell’Organico, senza intestardirsi con il solito mantra della «salvezza tranquilla», buono soltanto a fare da alibi al tecnico di Melito Porto Salvo.