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In attesa dell’ufficializzazione di Roberto Occhiuzzi sulla panchina del Cosenza, continua la preparazione atletica dei ragazzi che, tra l’altro, da qualche giorno hanno ripreso anche gli allenamenti collettivi, tant’è che per oggi pomeriggio è prevista un’altra seduta alla Stadio San Vito-Marulla. All’appello, ormai, manca solo Emanuel Rivière che a breve dovrebbe arrivare in città. L’attaccante francese, con cittadinanza martinicana, è uno degli uomini più rappresentativi della rosa rossoblù.

Si spera, infatti, nelle sue prodezze per conquistare quella che al momento sembra essere una difficile salvezza. Il primo scoglio da superare sarà, comunque, la squadra allenata da mister Boscaglia. Quella Virtus Entella che prima della sospensione del Campionato ha rifilato tre goal all’Ascoli. Era l’8 Marzo scorso.

La Lega, intanto, non ha ancora comunicato la data della ripartenza dei Lupi, se sarà Sabato 20 o Domenica 21 Giugno e, soprattutto, l’orario d’inizio della partita. In attesa che da Roma giungano al più presto notizie, l’ambiente si prepara ad affrontare la dura risalita verso una posizione di classifica più tranquilla rispetto al penultimo posto attualmente occupato dalla compagine silana.

E’ vero, mancherà il pubblico sugli spalti ad incitare i propri beniamini, ma nonostante lo scetticismo che serpeggia fra la tifoseria, sono ancora tanti a sperare nell’ardua impresa. Oltretutto, la lunga sosta imposta dal Coronavirus, potrebbe aver azzerato i valori delle squadre in competizione.

Certo che un Cosenza peggiore di quello visto sino alla trasferta di Verona, tra l’altro persa contro il Chievo, sarà quasi impossibile ritrovarlo o, almeno, così si spera. D’altronde, per tutta la Stagione o quasi, si è sempre discusso di un gruppo sostanzialmente incapace di esprimersi al meglio e che, soprattutto, nel reparto difensivo ha mostrato il suo vero ‘tallone d’Achille‘.

Ora, invece, tutto può succedere. Con Asencio e lo stesso Rivière in avanti (oltretutto mai schierati insieme), potrebbero arrivare quei goal indispensabili per raggiungere l’obiettivo salvezza. In molti, tuttavia, confidano ancora nella cosiddetta dea bendata che nei momenti più critici pare non abbia mai abbandonato patron Guarascio.