L’ex premier ha chiesto ai Parlamentari di Strasburgo un cambio di passo

«La scorsa settimana i Ministri finanziari mi hanno chiesto quale sia l’ordine delle riforme necessarie per l’Unione – ha dichiarato un nervoso Mario Draghi -. Non lo so, ma per favore, è il momento di fare qualcosa, decidete voi cosa, ma per favore si faccia qualcosa. Non si può passare tutto il tempo a dire no».
Più che un appello quello dell’ex Presidente del Consiglio, è sembrata una vera e propria scudisciata. Incontrando i Presidenti delle Commissioni del Parlamento europeo a Strasburgo, ha drammaticamente fatto capire che non è più il momento di balbettare. L’Europa deve cambiare, per stare al passo con i tempi ed affrontare la concorrenza globale.
Le riforme istituzionali e anche economiche sono ormai imprescindibili. Non è solo una questione di competitività, ma di rendere appunto l’Europa più unita e capace di vincere le sfide. Pochi mesi aveva detto a chiare lettere che serve un’Unione in grado di diventare uno «Stato». Un unico Stato.
La sua opinione è più chiara che mai. Il mondo sta cambiando e anche il vecchio Continente deve cambiare se non vuole soccombere: «Un contesto geopolitico in rapida evoluzione, caratterizzato da una maggiore tendenza al conflitto, sia in termini economici che militari, sta costringendo l’Unione a riesaminare il proprio approccio alla globalizzazione» avrebbe detto Draghi parlando dei cambiamenti necessari.