L’Europa prende le distanze e il Segretario leghista viene isolato anche in Italia

Bufera sulle parole del leader leghista: «Capisco la moglie, ma la chiarezza spetta ai Giudici» riferendosi alla consorte di Navalny Julija Naval’naja. Il Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini continua in modo sfacciato ad avvolgersi nella felpa putiniana. Lo fa da molti anni, a partire dalla campagna elettorale delle scorse elezioni europee ed ha continuato a mostrare la sua simpatia russa anche dopo l’invasione dell’Ucraina.
La sortita di Salvini ha scatenato, dunque, un vespaio di polemiche. Non soltanto in Italia, ma anche da Bruxelles prendono le distanze in quanto all’Unione Europea, in una dichiarazione sulla morte di Navalny, si afferma che la «responsabilità ultima» del decesso è senz’altro di Putin. Insomma, «non serve un’indagine penale». Quanto a chi, come Salvini, sostiene che bisogna aspettare la Magistratura russa, farebbe meglio a leggere quello che i Governi, incluso il proprio, hanno già approvato e sottoscritto.
Intanto, in Italia (per fortuna una minoranza sparuta) c’è chi ancora loda il Tiranno. Il Presidente russo, infatti, Vladimir Putin intervenendo ad un evento pubblico, ha risposto alle domande di studenti, fra cui una giovane italiana di nome Irene Cecchini. «L’Italia ci è sempre stata vicina – ha, infine, dichiarato Putin -. Ricordo che come sono arrivato, la gente mi ha accolto e in alcuni posti mi sono sentito come se fossi a casa». Erano i tempi del suo fedele amico Silvio Berlusconi, che nessuno rimpiange più.
Persino Giorgia Meloni ha provato imbarazzo dinanzi alle parole sconcertanti di Salvini. Anche il resto della maggioranza si è smarcata dal Segretario leghista. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato per oggi l’Ambasciatore russo in Italia Alexei Paramonov, proprio per discutere del caso Navalny e stessa mossa è stata adottata dal grosso delle Cancellerie di tutta Europa.