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Un goal all’ultimo minuto di recupero dona speranze alla squadra di Allegri per il match di ritorno

Quando nel Gennaio 2022 la Juventus prende Federico Gatti dal Frosinone, per poi lasciarlo in prestito sino a fine Stagione, il ragazzo è quasi incredulo. Lui che lavorava ai mercati generali di Torino e che in appena 6 anni è riuscito a scalare la Serie A, partendo dalle categorie più basse, sente di vivere una favola, un sogno romantico iniziato a soli 24 anni.
Classe 1998, piemontese di Rivoli, Gatti è un centrale difensivo dalla statura imponente, con ben 190 centrimiti di altezza, ma anche con piedi educati ed un passato da centrocampista. Il Torino di Urbano Cairo si era accorto di lui, tant’è che il passaggio nella squadra granata sembrava cosa fatta. E così, quando il destino era quasi ormai scritto, i cugini dell’altra sponda torinese hanno deciso di cambiare il corso della storia e con un colpo di spugna si sono aggiudicati le prestazioni del calciatore.
Un profilo umile si direbbe, per lui che che ha cominciato a calcare i campi del Saluzzo e del Pavarolo e che solo qualche tempo prima si alzava di buon mattino per fare il muratore, montando nei cantieri del luogo immensi carichi di serramenti. Fatica e sudore, dunque, sono stati a lungo i compagni di viaggio di un giovane di provincia, prima che il sogno diventasse realtà.
Gatti, dopotutto, è questo. Lo si legge negli occhi per la rabbia che porta dentro; lo si capisce dal suo modo di esultare e, soprattutto, di stare in campo quando punta l’avversario, in una sfida infinita che non conosce tregua, se non quando l’arbitro decreta la fine dell’incontro. Ieri contro il Siviglia, al 97′ minuto di gioco, è sembrato infatti aggrapparsi alla sua disperazione per poter spingere il pallone in rete.
Ha fatto esplodere lo Stadium in un inno di gioia, nel tripudio festoso di molte bandiere bianconere. Il ragazzo sta crescendo e, forse, da oggi è diventato un po’ più uomo. Sulle spalle robuste, quelle che un tempo hanno trasportato cumuli di calce polverosa, ora porta il peso di una Società prestigiosa ed anche nel suo riscatto da operaio cerca la via per riprendere quota e far tornare a vivere i giorni fastosi dei migliori trionfi di una gloriosa ed infinita storia di calcio.

*L’immagine in evidenza è a cura della Juventus F.C.