Si è svolto ieri mattina al Ministero dell’Istruzione l’ITS DAY, l’evento dedicato alla formazione terziaria professionalizzante

Hanno partecipato all’appuntamento, presso la Sala Aldo Moro, il Ministro Patrizio Bianchi, il Capo Dipartimento per il Sistema Educativo del MinisteroStefano Versari. Durante la giornata, insieme agli esperti e ai protagonisti del Settore, sono stati presentati i principali dati sull’andamento degli Istituti Tecnici Superiori.
Secondo i dati del monitoraggio, svolto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, l’80% dei diplomati ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi, oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi. 
Durante la mattinata è stato anche presentato lo spot promozionale per informare studenti e famiglie sulle opportunità offerte dagli ITS e sui percorsi disponibili. È stata anche ricordata la collaborazione fra Ministero dell’Istruzione e Rai, che, grazie al programma Cercasi Talento, ha fatto conoscere questa filiera ad un vasto pubblico.
Ampio spazio, inoltre, è stato dedicato alle opportunità di sviluppo nei Progetti UE. Sono stati premiati, in tal senso, 5 Istituti per i migliori progetti assolutamente meritevoli per tema e percorso, che ogni anno coinvolge un numero sempre più vasto di allievi fortemente motivati ad affrontare le sfide proposte dal Programma Formativo che avvicina Scuola ed Impresa nei processi di innovazione.
«L’investimento che stiamo facendo sugli ITS attraverso il PNRR è strategico, non solo per le ragazze e i ragazzi, ma per l’intero Paese – ha dichiarato il Ministro Patrizio Bianchi –. I dati dell’ultimo monitoraggio, confermano l’alta qualità e l’efficacia di questo segmento formativo. Con 1,5 miliardi fino al 2026 puntiamo a rafforzare i percorsi, mantenendo la loro identità e il loro prezioso e specifico rapporto con i territori, e a renderli ancora più attrattivi per i giovani. Vogliamo creare una rete educativa nazionale, per rendere il Sistema più solido ed integrato, oltre che arricchire l’offerta, in linea con le esigenze del tessuto produttivo e con i nuovi campi dell’economia».