A fine Giugno il Ministro dell’Istruzione e del Merito l’aveva comunque annunciato

Domani in Consiglio dei Ministri verrà discussa la riforma che introdurrà il ‘pugno di ferro’ per coloro che trascrediscono fra i banchi di Scuola. Il voto nel comportamento tornerà, così, anche nei ragazzi che non frequentano le Superiori, a fare media. Con un 5 in pagella, ad esempio, si potrà essere bocciati a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del regolamento di Istituto.
Sono scelte che non piacciono né al Sindacato né ai genitori e tanto meno agli studenti che chiedono naturalmente, ancor prima dell’approvazione di Palazzo Chigi, «un immediato confronto reale con chi la Scuola la fa e la vive prima che gli annunci da parte del Ministero dell’Istruzione si tramutino in un provvedimento propagandistico e controproducente».
«È inaccettabile – dichiarano, intanto, le Reti territoriali degli studenti – modificare lo Statuto senza convocare le Organizzazioni che proprio quello Statuto hanno voluto». Per tutti il Ministro, tuttavia, di fronte alla deriva sociale e culturale che si registra in recenti episodi di violenza giovanile, ha scelto in ogni caso la via più breve e più comoda.