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É Anatomia di una caduta (Anatomie d’un chute) il film vincitore di questa edizione

Un thriller psicologico che scava nei segreti di famiglia. E così la francese Justine Triet diventa la terza regista donna a vincere la Palma d’Oro nella storia del Festival. «Dedico il Premio a tutti i giovani registi uomini e donne e quelli che non riescono a fare il loro film» ha detto la regista nel ritirare il riconoscimento.
Justine Triet ha ricevuto il Premio più ambito dalle mani di Jane Fonda la quale ha, poi, commentato: «La mia prima volta a Cannes è stata nel 1963. All’epoca non c’erano donne registe e nessuno pensava fosse sbagliato. Oggi in competizione ce ne sono 7».
Il film racconta la storia di una scrittrice che viene accusata della morte misteriosa del marito. Evento che farà emergere segreti e misfatti, intimità celate nella relazione tra la donna, il marito e il figlio. L’Italia, purtroppo, non ha ricevuto alcun trofeo se non la straordinaria presenza della madrina Chiara Mastroianni.