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L’incontro si è svolto nell’ambito delle priorità della Presidenza italiana del G7 per il 2024

Biden e la Meloni hanno fatto un punto sull’eccezionale stato delle relazioni bilaterali fra Stati Uniti e Italia, nel solco della Dichiarazione congiunta dello scorso Luglio. La discussione ha messo in luce gli approcci condivisi alle più pressanti sfide globali. Il Presidente americano è di buon umore. Sorride a Meloni e la chiama «Giorgia, mia grande amica».
Il colloquio ha anche permesso uno scambio di vedute sulla cooperazione con il Continente africano, nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, e sulle opportunità di collaborazione in Aree di comune interesse, anche al fine di affrontare insieme la sfida migratoria. In questo contesto, da parte italiana, è stata presentata l’iniziativa per una Coalizione internazionale contro i trafficanti di esseri umani.
A Washington interessano, soprattutto, i fatti. La fedeltà italiana. In particolare, l’Amministrazione preme forte sulla Presidenza italiana del G7 per trovare un accordo e scongelare i 300 miliardi di fondi sovrani russi depositati nelle banche Occidentali. Intende usarli per finanziare l’Ucraina, nonostante le resistenze di Francia e Germania.
Biden ha ripetuto «l’incrollabile sostegno a Kiev», mentra la sua portavoce ha accolta la Meloni come «una grande partner degli Stati Uniti». Il Presidente del Consiglio ha, inoltre, incassato, promettendo «un G7 che riaffermi un ordine internazionale basato sulle regole». L’Italia insiste anche sulla necessità di cercare regole condivise sull’Intelligenza Artificiale e sulla richiesta di costruire un’Alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani.
Infine, Giorgia Meloni, con inedita decisione, ha evitato di incontrare la Stampa al termine del rilevante incontro alla Casa Bianca con Joe Biden. Niente dichiarazioni bilaterali, niente Conferenza e neanche il solito scomodo ‘mucchione’ in piedi, che dura poco e rende complesso domandare, ma che almeno consente di interloquire con la premier dopo eventi così sensibili per l’opinione pubblica.