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Una sorta di panico serpeggia fra i tanti calabresi residenti in Lombardia

Per un’intera nottata la Stazione di Milano è stata presa letteralmente d’assalto e i treni si sono trasformati in delle vere e proprie diligenze, dopo che il Governo ha fatto circolare la bozza del nuovo Decreto per contrastare l’emergenza Coronavirus.
L’ultima decisione del Presidente Conte, infatti, chiude il transito da e per la Lombardia e gran parte dell’Italia del Nord. Viene, così, impedita l’entrata e l’uscita da quei territori. Intanto, alla stazione di Paola, importante snodo ferroviario della Calabria, numerosi passeggeri provenienti proprio dal Settentrione hanno impattato in degli appositi cartelli che li hanno avvisati di dare immediata comunicazione della loro presenza alle Asp territorialmente competenti nonché ai Sindaci dei Comuni di destinazione.
Gestire una situazione che, intanto, ha generato del panico collettivo, è sempre una fase di estrema difficoltà, ma lasciare determinate iniziative alla responsabilità dei singoli è altrettanto assurdo ed inconcepibile. Il Governo, prima di divulgare la notizia dell’adozione di tali provvedimenti, era obbligato quantomeno ad adottare tutte le misure necessarie affinché i controlli sull’esodo verso il Sud non sfuggissero di mano.