All’AngelusdiDomenica Leone XIV° si è fatto carico di fare un appello alla responsabilità
Mentre Benjamin Netanyahu è andato a pregare sul muro del pianto, per un Papa nato negli Stati Uniti una guerra americana sarebbe particolarmente drammatica. «Oggi più che mai, l’umanità grida e invoca la pace» ha detto ieri Robert Francis Prevost all’Angelus di mezzogiorno.
«È un grido che chiede responsabilità e ragione – ha, quindi, rimarcato il Papa – non dev’essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto. La tragedia della guerra va fermata, prima che essa diventi una voragine irreparabile».
Il Papa, che nel pomeriggio ha presieduto messa e processione del Corpus Domini tra misure di sicurezza rafforzate ha, quindi, avuto lo sguardo lungo della storia e quello largo della geografia: «Non esistono conflitti lontani quando la dignità umana è in gioco» ha, infine, dichiarato Prevost.