Il Patto di Sicurezza resta un passaggio politico pregno di significato

Un Patto prima di tutto politico. E solo, poi, operativo. L’Italia resterà al fianco dell’Ucraina ancora per 10 anni. Pronta a fornirle aiuto entro 24 ore se in futuro Vladimir Putin dovesse aggredirla un’altra volta, accecato da nuove smanie imperiali.
È questo il regalo che Giorgia Meloni è pronta a consegnare nelle mani del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Di persona, a Kiev, con una visita imminente e tenuta top secret per ragioni di sicurezza, forse già nei prossimi giorni.
All’accordo bilaterale sulla sicurezza lavorano da mesi le rispettive diplomazie. È un testo molto simile a quello firmato nelle scorse settimane da Zelensky e i leader del G7, rispettivamente l’inglese Rishi Sunak, il francese Emmanuel Macron e il tedesco Olaf Scholz. Ora tocca alla Meloni
Nel testo, apprende Il Messaggero da fonti qualificate, sarà specificato che «nel caso di una futura aggressione armata della Federazione russa contro l’Ucraina» Roma e Kiev si consulteranno «entro 24 ore» per decidere i «prossimi passi».
Questo, dunque, è il cuore del Patto italo-ucraino, che come gli altri Accordi bilaterali avrà una durata di almeno 10 anni. Dentro però ci sarà molto altro come, ad esempio, l’impegno all’addestramento congiunto delle rispettive Forze Armate.