Forse il Pontefice spera si abbassino i toni mentre altre Diocesi bocciano Fiducia supplicans

«Sono tutt i con me, mi critica solo la stampa di estrema destra». Papa Francesco, da quanto riferiscono fonti ben informate, ignora o snobba consapevolmente la rivolta dei Vescovi di mezzo mondo contro Fiducia supplicans, la Dichiarazione con cui l’ex Sant’Uffizio ha dato il via libera alla benedizione delle coppie gay.
Eppure, nelle ultime settimane, ha ricevuto diverse persone rimaste vittime della «misericordia» . Ieri, infatti, Jorge Mario Bergoglio ha visto il Cardinale Raymond Leo Burke, il tradizionalista «ribelle» al quale il successore di Pietro aveva fatto togliere la casa e lo stipendio. E non è sfuggito ai media il ritorno di Padre Georg Gänswein, punito per il libro Nient’altro che la verità, pungente con il Papa argentino.
Ma cosa si sarebbero detti Francesco e Burke? L’Eminenza statunitense avrebbe affidato un commento spartano dopo il colloquio avuto col Papa: «Be’, sono ancora vivo». Le foto diffuse da Vatican News mostrano, tuttavia, entrambi i religiosi mentre si stringono la mano e conversano in modo amabile. Considerato che il Pontefice, sul piano politico e comunicativo, non è uno sprovveduto e quindi può darsi che l’evento, debitamente pubblicizzato, rappresenti un tentativo di gettare acqua sul fuoco.