Palazzo Chigi scarica parte del costo dell’opera sulle spalle di Sicilia e Calabria

Il Ponte si deve fare così, infatti, ha deciso il Governo di Giorgia Meloni e soprattutto il Ministro e leader della Lega Matteo Salvini. E anche se la coperta è corta, i soldi si devono trovare. Così dopo gli annunci roboanti sui circa 12 miliardi di euro trovati nel Bilancio dello Stato per garantire la realizzazione dell’opera, adesso con un emendamento voluto fortemente proprio da Palazzo Chigi si scarica parte del costo di questa opera sulle spalle delle Regioni italiane che sono fra le più povere d’Europa.
Il Governo Meloni per liberare risorse nel Bilancio dello Stato ha, quindi, tolto circa 2,3 miliardi di euro dalla cifra a carico di Roma prevista inizialmente nella manovra. Sta di fatto che la copertura statale scende a quota 9,3 miliardi complessivi, ma la parte tagliata viene recuperata a carico del Fondo di Sviluppo e Coesione. Tali finanziamenti servono per recuperare il gap infrastrutturale e sociale delle regioni del Sud e delle Aree interne del Paese.
«Un autentico furto per Calabria e Sicilia – dichiarano, intanto, dall’Opposizione – che già erano state penalizzate dalla revisione di altri Fondi con l’esclusione di numerosi progetti. Il Governo ha fatto un golpe contro il Mezzogiorno in quanto questo emendamento trova la sua ragione in relazione al fatto che la Regione Sicilia ha rinunciato a finanziare con propri soldi lo stesso Ponte».