La prima prescelta fu Mantova, nel 2023 sarà il turno di Bergamo e Brescia mentre nel 2024 toccherà a Pesaro

Adesso tutte le città partecipanti, dovranno presentare il loro progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una Commissione di 7 esperti di chiara fama nella gestione dei Beni Culturali.
La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di 1 milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera Comunità.
«Sono orgoglioso che quell’intuizione della Capitale della Cultura, in questi anni, sia cresciuta di edizione in edizione – ha dichiarato il Ministro Franceschinidimostrando quanto la progettazione, la programmazione, la condivisione con le realtà locali sia  fondamentale per lo sviluppo dei territori».
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce, infatti, dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 Ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
«E’ significativo – ha, infine, concluso Franceschininotare, nelle ultime edizioni, la partecipazione di città anche di piccole dimensioni, a dimostrazione che questo riconoscimento sia diventato una grande opportunità in termini di visibilità, di pubblico e, quindi, anche di turismo e occasioni di sviluppo».