Impegnati a smettere è lo slogan della campagna lanciata quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

Sono più di 8 milioni le persone che muoiono ogni anno a causa delle gravi e numerose patologie correlate al consumo di tabacco. La maggior parte dei decessi si verifica nei Paesi a basso e medio reddito, spesso bersaglio di intense interferenze e marketing dell’Industria del tabacco. L’OMS quest’anno pone l’attenzione sull’importanza della cessazione, soprattutto in un momento in cui si consolida anche l’evidenza che i fumatori hanno maggiori probabilità di sviluppare una forma grave di Covid-19 rispetto ai non fumatori.

In tutto il mondo circa 780 milioni degli 1,3 miliardi di consumatori di tabacco affermano di voler smettere, ma solo il 30% di loro ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo. Questo divario nell’accesso ai servizi di cessazione è ulteriormente aggravato nell’ultimo anno, a causa del personale sanitario mobilitato nella gestione della pandemia.

La campagna lanciata dall’OMS mira a consentire a 100 milioni di consumatori di tabacco di fare un tentativo di smettere, creando reti di supporto e aumentando l’accesso ai servizi che hanno dimostrato di aiutare i consumatori di tabacco a smettere con successo. Ma per raggiungere l’obiettivo sono necessarie anche politiche e interventi efficaci per ridurre la domanda e l’offerta di tabacco.