Dal 9 al 14 Gennaio in scena la riduzione del romanzo Il racconto dell’ancella

Il racconto dell’ancella si costruisce partendo dal ritrovamento di una confessione registrata. La protagonista parla al cuore delle donne e degli uomini di questa società contemporanea, chiedendo quale sia la loro responsabilità di quanto accaduto.
L’ancella interroga lo spettatore sulla libertà e, soprattutto, su quale sia realmente la libertà delle donne. La sua testimonianza diventa un simbolo, ma anche l’incubo di un futuro prossimo possibile, un monito che tutti devono tenere in guardia.
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario basato, infatti, sul controllo del corpo femminile. Il regime di questa società è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, appunto, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare.
In questo futuro prossimo le donne sono sorvegliate e divise in categorie secondo il colore dei vestiti, nessuna può disobbedire, pena la morte o la deportazione. Un nuovo mondo che attraverso le donne e il loro corpo cerca, tra la’ltro, la sua legittimazione. La vicenda è tratta dal romanzo di Margaret Atwood per la regia Graziano Piazza e le musiche Riccardo Amorese e vede come protagonista l’attrice Viola Graziosi.