Dopo Pandoro e Uova accertamenti sul peluche Trudi

I famosi Pandori Balocco potrebbero non essere il solo «errore di comunicazione» commesso dall’imprenditrice digitale più famosa d’Italia. Dopo il caso dei dolci natalizi e delle Uova di Pasqua, le indagini sembrano sul punto di allargarsi anche ad altre campagne benefiche. Negli stessi giorni in cui Chiara Ferragni ha deciso di tornare sui social, mentre i follower continuano a fuggire e i suoi negozi restano vuoti.
Gli inquirenti, infatti, vogliono vederci chiaro. Il prossimo prodotto a finire nel mirino potrebbe essere proprio la bambola Trudi, il pupazzo limited edition comparso sull’e-commerce The Blonde Salad nel 2019 ed i cui ricavati sarebbero stati destinati all’Associazione Stomp Out Bullying. Ulteriori dubbi vi sarebbero, poi, anche sul caso del cachet di Sanremo. Circa 100 mila euro che l’influencer ha deciso di devolvere interamente all’Associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza).
Nei prossimi giorni, intanto, potrebbe giocare un ruolo decisivo l’informativa della Guardia di Finanza sul caso dei Pandori Pink Christmas, attesa a breve sul tavolo della Procura di Milano che al momento ha aperto un fascicolo senza indagati e senza ipotesi di reato. Nonostante il ritorno della Ferragni su Instagram questa settimana, con le solite foto dei bambini, della cagnolina Paloma e degli ultimi giorni di Feste in famiglia, la tempesta piombata su di lei sembra proprio non volersi placare.