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Sono stati giorni di trepidante attesa per i tifosi rossoblù, in cui l’ipergarantismo del Presidente Gravina ha solo dilatato i tempi, concedendo al Chievo di esercitare un suo diritto, ma in via del tutto eccezionale ed esclusiva, poiché nessun altro Club professionistico in questi anni ha goduto di un siffatto privilegio

Giustizia finalmente è fatta. Il Cosenza è ufficialmente la 20ª squadra avente diritto a partecipare al Campionato di Serie B Stagione 2021-2022. Neanche il TAR del Lazio ha potuto salvare il Chievo dall’oblio calcistico e dal suo inesorabile destino, apparso in qualche modo scontato soltanto alle persone di buon senso. Ora ai Lupi non resta che recuperare il tempo perso in queste settimane, per allestire al più presto una rosa competitiva, in grado di affrontare una nuova ‘avventura‘ in cadetteria, evitando di ripetere gli errori che hanno spesso caratterizzato la gestione tecnica di patron Guarascio.

Una Serie B dalle ‘uova d’oro‘, la prossima. Circa 8 milioni di diritti televisivi, infatti, entreranno nelle casse di ogni singola Società, per un Campionato che sarà esportato in diversi Paesi europei e che ha già ricevuto ulteriori richieste da potenziali acquirenti anche in Canada, Stati Uniti e Sud America. E così, dopo mesi di vibranti contestazioni nei confronti di un Presidente mai amato dai supporter cosentini è giunto, suo malgrado, il momento della redde rationem in cui lo stesso Guarascio dovrà ora capitalizzare l’occasione a lui favorevole per placare l’ira dei tifosi e rilanciare il progetto Cosenza verso obiettivi più ambiziosi, nonostante la piazza potrebbe pure accontentarsi di una tranquilla salvezza.

Sul piano strettamente sportivo bisogna dare atto alla squadra di Campedelli di aver rappresentato, nel corso degli anni, una piacevole realtà dinanzi al blasone dei grandi Club di Serie A. Una delle ultime ed importanti vetrine della ‘favolaChievo è stata, finanche, il debutto a Verona di Cristiano Ronaldo nella sfida contro la Juventus del 18 Agosto 2018. Per il resto, specie nel momento del declino, si è assistito ad una sequela di dichiarazioni formulate sulla base di ricostruzioni fantasiose, con una stampa amica sempre pronta a rincarare la dose con frasi del tipo: «Chievo, c’è la luce in fondo al tunnel. Le norme tributarie possono salvarlo». Oggi, quella luce, che in realtà non si è mai accesa, non ha avuto tuttavia neanche bisogno di spegnersi, giacché per i clivensi, lungo il sofferto e dolente viatico, è sempre stata notte fonda.

*L’immagine in evidenza è a cura del Cosenza Calcio