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Nei giorni scorsi si è tenuta a Roma, al Ministero della Cultura, una riunione per valutare le conseguenze delle scosse sul Patrimonio artistico-culturale

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulle attività che sono state messe in atto da parte del Ministero nel corso degli ultimi anni e di quelle che dovranno essere svolte a partire dai prossimi giorni. Alcuni Siti della zona hanno già un sistema di monitoraggio continuativo settimanale che verifica l’esistenza di danni legati al bradisisma e, in caso di aggravamento della situazione, predispone una limitazione degli ingressi del pubblico e dei dipendenti dei Siti coinvolti.
La Protezione Civile nazionale ha, poi, richiesto un piano generale sui Beni Culturali, non solo quelli di competenza del Ministero. È anche emersa la necessità di elaborare un programma più specifico, di Settore, su un’Area più ristretta rispetto a quella rossa vulcanica, che permetta l’individuazione dei Beni a rischio che richiedono misure di messa in sicurezza in Sito, oppure, ove possibile, il loro trasferimento in luoghi sicuri a seconda dello stato di allerta.
Alla riunione ha portato il saluto anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal Ministro Nello Musumeci e che, in questi casi, prima di qualsiasi altra azione è necessario salvare e mettere al sicuro le persone e poi i Beni Culturali del nostro Patrimonio. «Il Ministro Musumeci ha fatto un ottimo lavoro – ha, infine, ricordato Sangiuliano -. Il Governo ha posto in essere misure urgenti per fronteggiare gli effetti dell’evoluzione del fenomeno bradisismico».