Fino all’8 Ottobre gli spazi di CameraCentro italiano per la Fotografia, ospitano la retrospettiva dedicata alla fotografa americana

La mostra che si compone di oltre 200 immagini, curata dal Direttore Artistico Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, presenta la carriera di Dorothea Lange, autrice che è stata, come scrisse il critico John Szarkowski, «per scelta un’osservatrice sociale e per istinto un’artista».
Il percorso si concentra in particolare sugli anni ’30 e ’40, picco assoluto della sua attività, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che hanno modificato l’assetto economico e sociale degli Stati Uniti. Fra il 1931 ed il 1939 il Sud del Paese, infatti, venne colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che misero in ginocchio l’agricoltura, costringendo migliaia di persone a migrare.
Dorothea Lange farà parte, inoltre, di un gruppo di fotografi chiamati a documentare l’esodo dei lavoratori agricoli in cerca di un’occupazione nelle grandi piantagioni della Central Valley, realizzando migliaia di scatti in cui raccolse storie e racconti, riportati poi nelle dettagliate didascalie che completano le immagini.
La crisi climatica, le migrazioni ed, infine, le discriminazioni. Nonostante ci separino diversi decenni da queste immagini, i temi trattati dall’autri sono di assoluta attualità e forniscono spunti di riflessione e occasioni di dibattito sul presente, oltre a evidenziare una tappa imprescindibile della storia della fotografia di tutto il ‘900.