Il livello delle acque continua ad alzarsi e mangia tratti sempre più ampi di litorale

Le spiagge italiane, purtroppo, stanno scomparendo. Quei nostri 8 mila chilometri di costa, da Nord a Sud, balneabili o meno, si stanno incredibilmente riducendo e tutto questo succede ad una velocità spaventosa, almeno sulla base di quel che dichiara l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Su 644 Comuni costieri sono, infatti, 54 quelli che negli ultimi anni hanno visto arretrare il loro territorio fronte-mare per più del 50% della loro estensione, mentre alcuni arrivano a toccare percentuali record fra l’80 e il 90%. Le piogge e i temporali di inizio mese, oltretutto, in Veneto hanno fatto scattare l’allarme.
Il fenomeno dell’erosione costiera, tuttavia, non nasce oggi. Lo si conosce da tempo. Nel Giugno del 2021 ad Albenga, in provincia di Savona, prima di dare il via ai mesi della tintarella, il Comune spese circa 3 milioni di euro per il rifacimento di alcuni pennelli da fissare come Strutture di protezione del litorale. Esempi come questi, d’altronde, in Italia si sprecano, mentre il mare inesoralbimente avanza.