Con la figuraccia in Brasile il Cavallino Rampante ha davvero toccato il fondo

Il rischio, purtroppo, è quello di rendersi ridicoli dietro a quello che sta succedendo al marchio italiano più celebre nel mondo, la Ferrari. Succede, oltretutto, da 16 anni, visto che il titolo iridato in Formula 1 manca a Maranello dal 2007, dai tempi di Raikkonen. Dopo Kimi, infatti, soltanto il diluvio con insuccessi clamorosi e cosa, ancor più grave, con figuracce umilianti in mondovisione.
L’ultima in Brasile, Domenica sera, con Leclerc reduce da un’annata pessima che non è riuscito neppure a prendere il via, per un non ben precisato guasto all’idraulica nel giro di ricognizione. Curiosamente, le attuali nefaste figuracce non collimano affatto con una realtà aziendale che, invece, va a gonfie vele. Il 2024 si prospetta, inoltre, un anno faraonico, mentre in pista al contrario si registra un continuo disastro, eccetto la vittoria di Sainz a Singapore.
I team manager che si susseguono, dopo Binotto voluto da Sergio Marchionne è arrivato Fred Vasseur che ne sta ricalcando i tonfi, uniti ai vari Responsabili ai box che sbagliano sempre le strategie in gara e le gomme da usare, rappresenteno ormai, malgrado tutto, gli artefici dei veri insuccessi della Scuderia.
E John Elkann, in qualità di Presidente di Maranello, cosa dice in tal senso? Nulla. Si consola con la vittoria Ferrari nell’ultima 24 Ore di Le Mans. Uno zuccherino rispetto alla Formula 1 dove si continua a sperare nel prossimo Gran Premio, magari quello del prossimo 16 Novembre, quando si correrà Las Vegas.