Il 27 Dicembre 1716, nasce Leonardo Ximenes, gesuita, astronomo ed ingegnere

Ingegnere civile, idraulico. astronomo, geografo e scienziato, Padre Leonardo Ximenes, sacerdote gesuita, rappresenta una delle più grandi personalità scientifiche del XVIII° secolo, legata tra l’altro profondamente a Firenze, dove nel 1756 fondò l’Osservatorio che ancora porta il suo nome e città nella quale si spense, anche se era nato a Trapani da una famiglia di origini spagnole, dimostrò fin da piccolo una mente fertile ed eclettica.
Compì gli studi presso il collegio dei Gesuiti e ne vestì poi anche l’abito talare. Dai Gesuiti fu inviato in Toscana dove fece la sua fortuna di scienziato ed ingegnere, realizzando opere tuttora di grande utilità. Come ingegnere idraulico, avviò la bonifica della Maremma e del padule di Bientina; suo il progetto di bonifica della Diaccia Botrona di Castiglione della Pescaia, una delle più estese Aree umide dell’intero mediterraneo.
Come ingegnere civile, progettò molte strade per importanti collegamenti regionali tuttora attivi, mentre come astronomo, restaurò lo gnomone (meridiana) di Toscanelli nel Duomo di Firenze, utilizzandolo poi per i suoi studi sull’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre (1782).
Come scienziato idraulico, si occupò degli strumenti per misurare la velocità delle acque; gli strumenti più noti da lui inventati furono la ventola e la valvola idraulica, che gli consentirono di misurare la velocità puntuale della corrente. Nel 1756 fondò a Firenze l’Osservatorio Astronomico di San Giovannino, al quale dedicò gli ultimi anni della sua vita.
L’Osservatorio, ancora oggi attivo come meteorologico e sismologico, è situato in un antico edificio del Centro, tra le Cappelle Medicee e la Cupola del Brunelleschi e conserva preziose strumentazioni e una ricca Biblioteca storico-scientifica in cui si intrecciano la storia di Firenze e quelle della Sismologia, della Cartografia, dell’Astronomia, della Meteorologia e della Radiotecnica. Non solo. L’Osservatorio ospita anche un busto marmoreo in onore di Padre Ximenes, segno di gratitudine dei fiorentini per il suo operato.