Una grave ed irrisolta crisi abitativa affligge i ceti medio-bassi della popolazione

Anno record per i senzatetto degli Stati Uniti, nonostante un’economia che evita la recessione. L’amministrazione di Joe Biden ha, infatti, dato alle stampe il nuovo Rapporto annuale sul dramma sociale degli homeless. E i numeri gelano le festività di Natale. Quest’anno l’indagine, sotto il peso di un’inflazione che ha moltiplicato i costi abitativi in America, dice che i senzatetto sono aumentati del 12%.
Le statistiche, tra l’altro, sono men che precise e probabilmente sottostimano il fenomeno. Anche così, però, rappresentano un record almeno dal 2007, anno del debutto dello Studio, che rappresenta sempre più un sondaggio su tutti coloro che vengono trovati a dormire in strada, in rifugi o che vivono in situazioni precarie.
La fotografia, dunque, di un altro Paese, quella dove il mito del dinamismo tecnologico e imprenditoriale cede il passo al disagio sociale e alle gravi diseguaglianze, che sfuggono alle maglie di una debole rete di welfare. Un’immagine cruda che fa ingresso anche nella politica e nelle prossime battaglie elettorali.
Nelle Comunità di colore la percentuale di homeless arriva, tuttavia, al 37%, pur se rappresentano solo il 13% della popolazione. Qui si trova anche la metà delle famiglie con bambini senza un’abitazione. Preoccupano, infine, i numeri dei nuovi senzatetto, coloro che per la prima volta hanno perso la casa. Alla radice dell’impennata soprattutto il carovita, che spesso schiaccia anche chi lavora a tempo pieno.