Giovedì 12 Gennaio alle ore 21:00, la prima milanese per la regia di Bruno Fornasari

L’opera, inedita per l’Italia, è scritta dal drammaturgo statunitense Edward Albee, che ha messo in dialogo fra loro 2 atti unici, Vita casalinga e La storia dello zoo, composti a 50 anni di distanza l’uno dall’altro.
La narrazione si sviluppa attorno a un tema di grande attualità, ovvero al bisogno di liberarsi dalla gabbia emotiva di cui si è prigionieri, sia all’interno di una relazione amorosa che nell’isolamento forzato di chi si trova solo con se stesso.
«Il testo è stato scritto da Albee – afferma Bruno Fornasarimolto prima dell’esperienza del lockdown, ma si fonda su 2 metafore attualissime, allo stesso tempo rassicuranti e minacciose: la casa in cui chiudersi per sentirsi protetti e lo zoo, da visitare in sicurezza perché lì tutto ciò che è feroce sta chiuso in gabbia».
L’azione si svolge a New York in una tranquilla Domenica di primavera. In Vita Casalinga, Peter, editore di successo, è sprofondato nella lettura di un libro da pubblicare quando la moglie gli si avvicina e pronuncia una frase innocua quanto minacciosa.
Il matrimonio che Peter pensava stesse navigando piacevolmente su una barca inaffondabile, con 2 figlie, 2 gatti e 2 pappagallini rischia di venir sommerso dal diluvio di insoddisfazione e senso di claustrofobia.
Qui inizia La storia dello Zoo. Peter è seduto su una panchina a leggere e viene avvicinato da Jerry, un tipo strano, dall’aria trasandata ma non sporca. Jerry dice di voler solo raccontare una cosa che gli è successa allo zoo, ma non fa altro che elencare con crudele ironia dettagli della propria vita e pretendere da Peter un’attenzione totale.
Il dialogo tra i due diventa sempre meno civile con Jerry che, con un raptus di violenza, spintona Peter a terra e s’impossessa della panchina. Per Peter il gesto è intollerabile e fra i 2 l’aggressione verbale diventa pericolosamente fisica.
E così le lame affilate che in Vita casalinga sono squisitamente verbali, si tramutano in violenza fisica in La storia dello zoo e ritraggono un’umanità sola, isolata, disabituata a comunicare e condividere, in un modello di mondo materialistico fatto di disparità sociali e disumanizzazione.
Bruno Fornasari ha un’esperienza trasversale, che va dalla prosa alla lirica, al musical e al multimediale. Fra le collaborazioni internazionali, è stato Associate Director del musical Mamma Mia. Specializzato in drammaturgia d’impostazione anglosassone, ha diretto e tradotto opere di diversi autori.