Il rover Perseverance è partito a fine Giugno 2020 da Cape Canaveral (Stati Uniti). Toccherà il suolo del pianeta intorno alle 22:00 ora italiana. A bordo vi sono strumenti di rilevazione dati altamente sofisticati

Continua la sfida dell’uomo alla conquista di Marte, dopo la straordinaria impresa voluta dal compianto Presidente americano John Fitzgerald Kennedy che portò, nel Luglio del 1969, alla ‘passeggiata‘ sulla Luna. Questa volta però, non saranno astronauti a compierla, bensì robot e droni, fra cui  il Mars Helicopter Ingenuity, che raccoglieranno una serie di innumerevoli informazioni. Attorno alla missione, per la quale ci sono voluti circa otto anni di preparazione, vi sono molte aspettative e sarà, in ogni caso, un importante test storico.
Si tratta, infatti, del primo volo controllato sul ‘pianeta rosso‘ dove le difficoltà sono davvero tante a causa di un’atmosfera meno densa di quella terreste (si calcola all’incirca del 99%), e temperature che possono raggiungere, nella fase notturna, i 90° gradi sotto zero. Inoltre, non è possibile comandare a distanza il drone con un joystick per via del ritardo nelle comunicazioni fra Marte e la Terra, per cui sarà inviato al software di bordo un piano di volo in grado di fargli prendere alcune decisioni in autonomia.
Qualora dovesse giungere la conferma che su Marte si può volare, è probabile che nell’immediato futuro si possa già pensare a velivoli più complessi, ma sempre con scopi scientifici e di ricognizione. L’obiettivo, ovviamente, è quello di individuare tracce di vita sul pianeta, tant’è che saranno utilizzati, in tal senso, un radar per la scansione del sottosuolo in modo da rilevare eventuali sacche d’acqua, oltre ad un sistema per la “lettura” delle rocce in grado di evidenziare probabili presenze di microorganismi derivanti del passato.