La sconfitta di ieri sera racconta, purtroppo, l’amara realtà di un Club da rifondare

E se la Juventus fosse veramente questa? E se l’improvvisa debolezza che le è precipitata addosso dall’Empoli all’Udinese, passando dalla Copolista, stesse in realtà rivelando qualcosa che i tanti, ma faticosi risultati positivi, messi insieme in qualche modo uno dopo l’altro, avessero invece nascosto qualcosa?
La squadra bianconera, tutto sommato, è sopravvalutata, poiché nessuno ha mai creduto (sul serio), che lottasse per il primato in Classifica, specie con un allenatore medrioche ed incapace come Massimiliano Allegri. Senza, tuttavia, schierare in rosa giocatori al top e con ragazzi tutti provenienti dalla Next Gen.
Quando il mister livornese parlava di quarto posto come obiettivo della Stagione, tutti pronti a storcere il naso. Invece, ieri sera, sono emersi tutti i limiti di una formazione messa in campo in malo modo e con giocatori, per lo più, non all’altezza dell’importante blasone calcistico. «È un momento particolare – dirà alla fine Allegri -. Dobbiamo rimanere sereni e non sminuire il lavoro fatto fin qui».
Ma la rinascita della Juventus, passa inesorabilmente, dal suo esonero. Neanche la cialtronaggine di John Elkann, con l’avallo di Giuntoli, potrà mai, questa volta, cambiare un fatale destino. La squadra continua, purtroppo, a giocare in modo sconcertante e se a Torino ancora nessuno se ne è accorto, allora sarà il popolo bianconero, sparso in ogni angolo d’Italia, ad insorgere.

*L’immagine in evidenza è a cura di Daniele Badolato / Getty Images