La poesia dell’artista romano è delicata e malinconica, a tratti schiva, che accompagna il pubblico da ben 25 anni

L’intitolazione della sua ultima raccolta discografica, si riferisce ad una delle prime nozioni matematiche che apprendiamo a Scuola. Il risultato del disco è, comunque, un perfetto equilibrio fra i sentimenti che illuminano il mondo di penombra e chiaroscuri di Niccolò Fabi.
Meno per meno, dopo tutto, è proprio l’evocativo titolo che il raffinato cantautore romano ha utilizzato per questo suo nuovo progetto discografico. Il tutto prende ispirazione dal concerto tenutosi lo scorso 2 Ottobre all’Arena di Verona, in cui ha rivissuto intimamente 25 anni di parole e musica con il suo pubblico, ma che farà anche da colonna sonora al Tour della prossima Primavera.
Il disco contiene 6 canzoni di repertorio e 4 inediti, tutti arrangiati dal maestro Enrico Melozzi per l’Orchestra Notturna Clandestina. Un’idea che nasce dopo incontri, chiacchiere e momenti di condivisione su argomenti che spaziano dalla società al linguaggio, passando per la filosofia e la cultura. Un viaggio sonoro, contenuto fra il passato ed presente della sua musica.