Si riparte dai banchi di Scuola per frenare la scia di violenza che ogni anno mette in prima pagina i volti inconsapevoli di centinaia di donne

A Scuola, in TV, al cinema. Combattere la violenza di genere lì dove nasce e mette radici, nella quotidianità di migliaia di adolescenti italiani. È questo l’obiettivo del Protocollo contro i femminicidi che il Governo si è apprestato a firmare. Ma anche il piano per educare alle relazioni che il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara porterà d’ora in poi negli Istituti italiani insieme a psicologi, sociologi, avvocati, attori e perfino influencer.
«La Scuola costituzionale mette al centro la persona e si fonda sul rispetto di ogni cittadino – ha dichiarato Valditara in una intervista al Mattino perciò anche sulla lotta contro la violenza di genere. Una battaglia che chiamerà in causa non solo i Liceali, ma anche studenti delle Medie e delle Elementari». La politica, dunque, batte un colpo e si muove a difesa delle donne.
Chissà quali potranno essere gli esiti di questi interventi rivolti nei confronti dei ragazzi. Serviranno a stradicare da una cultura prevalentemente patriarcale i retaggi di un maschilismo strisciante? E’ lecito, comunque, dubitare sugli effetti di queste politiche che appaiono francamente deboli per contrastare un fenomeno devenuto, ormai, incontrollabile.
Fra le iniziative, oltretutto, spicca quella di un Concorso dedicato agli studenti per realizzare video e cortometraggi sul tema della violenza di genere. L’iniziativa è nata da un’idea degli ultimi giorni sulla scia del successo record ottenuto al botteghino dell’ultimo film di Paola Cortellesi. Un manifesto femminista da cui è rimasta molto colpita la premier Giorgia Meloni, che ha invitato l’attrice e regista a Palazzo Chigi.