Sono giorni di alta tensione dopo la miccia accesa dal Ministro Crosetto

Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio per la prima volta al Consiglio Superiore della Magistratura, riunito in plenum straordinario e presieduto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, usa toni rassicuranti verso le Toghe, ma apre decisamente alle riforme: «Le stelle della nostra Costituzione non sono fisse» ha, infatti, ribadito nel corso del suo intervento.
Sulla scia di quanto sostenuto dal Governo attraverso le parole del Ministro della Difesa Guido Crosetto che ha parlato di separazione delle carriere, sino alle pagelle per i Magistrati, ha così contribuito ad innescare l’ultima polemica fra Giustizia e Politica. Tensioni cresciute con il rinvio a giudizio del Sottosegretario Delmastro e con la proposta governativa di sottoporre le Toghe a test psicoattitudinali.
Nordio, in sostanza, vuole adesso smorzare la polemica. Ed allora eccolo dire che «è troppo importante contribuire a rinsaldare il rapporto di fiducia della collettività nei confronti della Magistratura, uno dei pilastri dello Stato di diritto». Mattarella, tuttavia, saluta uno per uno i membri del Consiglio con singole strette di mano, girando attorno al grande tavolo della Sala Bachelet. Poi va via. Nessun messaggio, anche se si respira un clima di scontro istituzionale. Un silenzio che comunque pesa.