Manifestazioni in tutta Italia per un fenomeno che causa 4 mila decessi l’anno

Di disturbi alimentari si muore. Ma si può anche guarire. Con cure adeguate e tempestive. In poche parole, servono risorse. L’appello al Governo, dopo il mancato rinnovo nella Legge di Bilancio del fondo dedicato, arriva da decine di Piazze italiane dove ieri si sono radunati Associazioni, professionisti e studenti. Fra striscioni e palloncini lilla, anche famiglie e tanti pazienti.
L’impegno del Ministro della Salute Orazio Schillaci che, dopo le polemiche di questi giorni, ha annunciato 10 milioni nel prossimo Decreto Milleproroghe ed una serie di prestazioni gratuite, secondo i manifestanti non basta: «I disturbi alimentari non sono una nostra scelta. Ci state tagliando il futuro» è, infatti, lo slogan della protesta che, a Roma, si è data appuntamento davanti alla sede del Ministero.
Anoressia, bulimia e binge eating sono considerate malattie psichiatriche e a soffrirne sono circa 4 milioni di italiani. La metà ha meno di 25 anni. Si tratta, purtroppo, di un’epidemia silenziosa. «Noi studenti siamo in prima fila perché attraversiamo l’età di maggiore rischio. Le briciole non ci bastano» e chiedono, pertanto, investimenti strutturali nel Sistema Sanitario nazionale.